NOTA IMPORTANTE: i siti di aste al ribasso sono attualmente stati oscurati dalla guardia di finanza con l’operazione “knocked down”, pertanto sono a tutt’oggi non raggiungibili. Lasciamo comunque l’articolo on line solamente a scopo conoscitivo di una realtà che specialmente nel 2008 si era fatta ampio spazio nel mondo delle aste on line.
Ieri abbiamo imparato a conoscere come funzionano i
siti di aste al ribasso
Oggi proseguiamo in questa “conoscenza”, alla scoperta dei maggiori fra questi siti o per lo meno, fra quelli più conosciuti.
Il primo in ordine di nascita è stato bidplaza
Qui, come del resto sugli altri siti di questo tipo, eranecessaria una registrazione prima di poter partecipare alle aste e soprattutto ogni volta che si voleva fare un’offerta si doveva comprare un pacchetto informazioni del costo di 2€.
Al venditore veniva pagato l’esatto importo vincente dell’asta; in cambio, lui poteva mandare al fortunato vincitore dell’asta, delle publicità via email dei suoi prodotti, ovviamente.
youbid era simile a bidplaza; durante le aste non era possibile conoscere le offerte degli altri.
Era interessante perché dopo la registrazione ci venivano inviati dei codici coupon via email, che permettevano di raddoppiare l’importo versato sul proprio conto su youbid per partecipare alle aste.
bidotto offriva una novità che consisteva nel poter accumulare crediti per fare offerte
cliccando su banner pubblicitari, compilando sondaggi, invitando amici ad iscriversi (125 crediti per ogni persona invitata che si iscriveva più il 5% dei crediti che l’invitato accumulava) e installando Ad-bidy che permetteva di vedere pubblicità sul proprio computer.
Vale a dire: per fare le offerte non serviva pagare niente, ma semplicemente accumulare questi crediti. All’iscrizione venivano assegnati 700 crediti, per cui ci si poteva divertire a fare offerte liberamente all’inizio.