Alzi la mano chi, guardando una bella foto, non ha mai neanche lontanamente pensato: “mah, secondo me è stata ritoccata”.
Questo piccolo preambolo mi serve per mettere in evidenza quanto ormai la manipolazione delle immagini sia considerata come un normale processo di produzione. Naturalmente non è sempre vero. La post-produzione in realtà non nasce con l’avvento di Photoshop nel lontano 1990. Nasce ben prima nelle camere oscure dei fotografi che, con gli acidi, facevano quello che oggi si fa con i filtri di Photoshop.
Ma perché quando parliamo di post-produzione fotografica, dobbiamo per forza nominare Photoshop? Eppure esistono nel panorama della post-produzione digitale altri strumenti, gratuiti (per es. Gimp) e a pagamento (per es. Corel PaintShop Photo Pro).
Provo a rispondere con un’altra domanda.
Avete mai sentito parlare di un’immagine corelpaintshoppata? Non credo.
Avete mai sentito parlare di un’immagine gimpata? Mmhhh, ho paura di no.
Avete mai sentito parlare di un’immagine photoshoppata? Piano con le urla … ho capito, sì, sì.
Ebbene, questo neologismo è nato perché Photoshop non ha rivali nel suo campo. Non esiste programma che possa vantare una tale distribuzione, una così vasta popolazione di fan, relatori, blogghisti, che parlano di lui, di gente che si confronta, di tutorial in internet che spiegano i vari passaggi per fare questo o quell’effetto. Insomma Adobe Photoshop si può definire come il programma non plus ultra dell’image editing.
Adesso però parliamo di me, che mi occuperò di questa nuova sezione dedicata al mondo di Photoshop.
Avete mai sentito parlare di … ops, pardon, mi è scappato il copia/incolla, dicevo: mi chiamo Giulio Pedaci e sono titolare dello studio Ritoccando specializzato, guarda un po’, nella post-produzione fotografica. Per lavoro utilizzo Photoshop dal lontano 1991 (un anno dopo la sua nascita) costantemente, inesorabilmente e quotidianamente (ragazzi che mente!).
Ho deciso, grazie soprattutto allo scambio epistolare che ho avuto con Paolo Leonardi, di mettere l’esperienza che ho maturato in questi anni, al servizio di chi vuole approfondire la conoscenza del programma, ma anche di chi, essendo alle prime armi, ha voglia di crescere pian piano, dalle basi della conoscenza degli strumenti, fino ad arrivare alle tecniche avanzate di post-produzione.
Certo il percorso non è breve e sicuramente sarà lastricato di ostacoli (intesi come conciliazione di questo impegno con i miei di lavoro). Ma cercherò di fare il possibile e se vedrò che qualcuno mi segue, bhè non vi nascondo che sono anche un po’ primadonna e per un applauso, scriverò anche di notte.
Allora a presto con la prima parte introduttiva del programma.
Ciao da Giulio 😉
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