Oggi facciamo una piccola digressione e analizziamo un software di ritocco on-line completamente gratuito. Sto parlando di Picfull.
Questo software ci è stato segnalato dallo stesso autore.
Una volta entrati nel sito, veniamo invitati, con una grafica semplice e intuitiva, a caricare una foto dal nostro computer, per entrare successivamente nel secondo step: la personalizzazione guidata tra alcuni filtri, combinabili tra loro. Ci sono 16 filtri che variano dall’effetto seppia, all’effetto vintage; dall’acquerello, alla posterizzazione. Tutti i filtri sono personalizzabili a seconda delle nostre esigenze, con delle barre a scorrimento che regolano la potenza e il dettaglio degli interventi. Ne ho provati alcuni per voi. Il programma è un bel giochino, fatto per chi, non avendo programmi specifici, si vuole divertire a cambiare le proprie foto. Naturalmente stiamo parlando di effetti che esulano il fotoritocco vero e proprio, ma il divertimento, per chi ha la pazienza di provare tra i vari filtri, modificandone le opzioni e magari combinando più effetti, è assicurato. Piccola nota dolente: le foto verticali, vengono visualizzate e successivamente salvate in orizzontale. Ma è un problema che, finché non verrà risolto, è facilmente risolvibile.
Una volta deciso il risultato finale, basta clikkare su di un bottone molto evidente “Save” e a quel punto l’elaborazione vera e propria parte in streaming, con successiva comunicazione al download sul proprio computer. Una cosa interessante da segnalare, è la possibilità di inviare direttamente ai nostri account Facebook e Twitter o via mail, il risultato delle nostre elaborazioni. Segnalo un’altro piccolo bug, che mi si è presentato 2 volte su di una quindicina di prove: il file elaborato veniva salvato in bassa risoluzione. Altra nota di demerito, secondo il mio punto di vista, è la completa perdita di informazione circa il profilo di partenza della foto. Se noi, cioè, carichiamo un file con profilo sRGB, ci ritorna salvato senza tag. Non è gravissimo, ma andrebbe sistemato.
E’ chiaro che stiamo parlando di un giochino rispetto a Photoshop, ma è anche evidente che non sempre dobbiamo far ricorso a programmi blasonati, se non abbiamo esigenze particolarmente professionali. Per cui, per chi ha voglia di divertirsi, ma non ha il tempo e i soldi per programmi più strutturati, ecco che Picfull fa al caso vostro.
Ciao da Giulio
Ott 04 2011
Ritocchi delle foto on line con Picfull
Set 18 2011
Quattro chiacchiere su Photoshop
Alzi la mano chi, guardando una bella foto, non ha mai neanche lontanamente pensato: “mah, secondo me è stata ritoccata”.
Questo piccolo preambolo mi serve per mettere in evidenza quanto ormai la manipolazione delle immagini sia considerata come un normale processo di produzione. Naturalmente non è sempre vero. La post-produzione in realtà non nasce con l’avvento di Photoshop nel lontano 1990. Nasce ben prima nelle camere oscure dei fotografi che, con gli acidi, facevano quello che oggi si fa con i filtri di Photoshop.
Ma perché quando parliamo di post-produzione fotografica, dobbiamo per forza nominare Photoshop? Eppure esistono nel panorama della post-produzione digitale altri strumenti, gratuiti (per es. Gimp) e a pagamento (per es. Corel PaintShop Photo Pro).
Provo a rispondere con un’altra domanda.
Avete mai sentito parlare di un’immagine corelpaintshoppata? Non credo.
Avete mai sentito parlare di un’immagine gimpata? Mmhhh, ho paura di no.
Avete mai sentito parlare di un’immagine photoshoppata? Piano con le urla … ho capito, sì, sì.
Ebbene, questo neologismo è nato perché Photoshop non ha rivali nel suo campo. Non esiste programma che possa vantare una tale distribuzione, una così vasta popolazione di fan, relatori, blogghisti, che parlano di lui, di gente che si confronta, di tutorial in internet che spiegano i vari passaggi per fare questo o quell’effetto. Insomma Adobe Photoshop si può definire come il programma non plus ultra dell’image editing.
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